Le cadute di stile di una sinistra superiore
Attacchi e offese personali al
Consigliere Pepe dalla maggioranza. Il centrodestra
abbandona l’aula, gli altri rimangono comodamente seduti
sulle loro poltrone
di Pierantonio De Matteis
C'è chi in campagna elettorale paventa grandi impegni;
dichiara apertamente di voler essere un Sindaco tra la
gente, un rappresentante della cultura, dei grandi
impegni e chi, una volta eletto, spesso riesce a
dimostrare esattamente il contrario. E’ il caso degli
attuali rappresentanti del centrosinistra galatinese
che, qualora ce ne fosse bisogno, hanno dato un’altra
prova del loro “spessore politico”.
Ci riferiamo al consiglio comunale del 27 novembre
scorso, durante il quale una consigliera socialista si è
lasciata andare ad attacchi e offese personali nei
confronti del consigliere Pepe (UDC). A questo
comportamento (non il primo, a dire il vero), il
centrodestra ha risposto compatto abbandonando i lavori
e annunciando una lettera al prefetto per riferire circa
il non regolare svolgimento dei consigli comunali.
Sì perché non si tratta solo di sentire offese e
attacchi personali tipici di una cultura “superiore”
come quella della sinistra, ma anche di un regolamento
consiliare che non viene rispettato, né fatto
rispettare, e di un sindaco che parla ogni volta che ne
ha voglia, senza tempi per i suoi interventi e senza che
nemmeno le si dia la parola: è casa sua e se la prende
di diritto.
Intendiamoci, siamo convinti che confronti accesi sono
il sinonimo di democrazia, ma la sfera personale è
privata e tale deve rimanere in modo da garantire ad
ognuno quel certo margine di libertà che è alla base
della democrazia stessa. Se la politica è l'arte di
mediare, qui si è giunti a considerare la politica come
l'arte di attaccare anche quando qualcuno dovrebbe
pensare di più a limitare i danni. "Cercare di far
tacere il nemico ad ogni costo"; suona più da regime che
non da democrazia. Non si meravigli il Primo Cittadino
se le forze dell'UDC, di AN, di Forza Italia e di
Galatina Tricolore, dimostrando grande senso di lealtà e
solidarietà verso il consigliere Pepe, abbiano deciso di
andarsene dall'aula consiliare. E' strano che il Sindaco
non si sia chiesto come mai, gli stessi Consiglieri di
opposizione, abbiamo presentato una lettera formale al
prefetto in cui ribadivano la necessità di un intervento
di sua Eccellenza al fine di risolvere per sempre questi
problemi che di fatto oscurano situazioni ben più gravi
e allarmanti all'interno della città. E' evidente che
nonostante i proclami della dottoressa Antonica, gli
inviti fatti dalla stessa ad un dialogo costruttivo tra
i consiglieri, non abbia saputo affrontare la situazione
riportando la serenità in seno all'assise e dimostrando,
suo malgrado, che in fondo di strumentale ci sono solo
gli insulti che i consiglieri di opposizione dichiarano
di aver ricevuto.
E' lei stessa la prima responsabile di questa
situazione.
Bene ha fatto il centrodestra a chiedere l’immediata
revoca della delega che ha assegnato alla consigliera
socialista e malissimo ha fatto il sindaco a non
prendere nemmeno in considerazione tale richiesta anche
perché, così facendo, di fatto avalla e sottoscrive il
comportamento e le dichiarazioni della sua consigliera.
E malissimo ha fatto anche la consigliera in questione a
non sentire il dovere di dimettersi: se fosse
consapevole dell’importanza del ruolo che ricopre
avrebbe capito da sè di essere stata indegna della
funzione che esercita.
E, in questa vicenda, stupiscono anche le parole usate
in un comunicato stampa da Giuseppe Taurino, diessino
presidente del Consiglio Comunale con le quali ha
ringraziato i consiglieri per il clima sereno e il
lavoro proficuo svolto in quella seduta. Uomo di grande
esperienza politica qual è, non può non sapere che è
proprio la sua gestione “lasciva” del consiglio che
permette ai consiglieri di maggioranza di sentirsi in
diritto di attaccare personalmente chi è dall’altra
parte.
A questo punto è bene riflettere su due punti. O il
centro-sinistra non si rende conto della situazione
grave, oppure per loro è normale esprimere certe
affermazioni verso un rappresentante eletto in seno al
consiglio comunale e poi far finta di nulla. Se così
fosse, la sinistra galatinese sembrerebbe essere alle
prese con quella che Fabio Torriero definisce la
"Sindrome di Voltaire". Si tratta, a detta dello stesso
Torriero, di un fenomeno con il quale si manifesterebbe
il "male culturale di cui soffre la sinistra e cioè la
pretesa di incarnare religiosamente il bene, il
progresso, la verità, la democrazia, le regole, l’etica,
l’uguaglianza, la giustizia, la morale, il laicismo, la
fratellanza, i diritti, l’ambiente, la cultura; mentre
sulla sponda opposta ci sono il far west, l’oppressione,
la guerra, gli egoismi. [...]".
Così, se da un lato abbiamo delle personalità affette da
questa Sindrome e che comunque decidono su temi
importanti della vita cittadina, dall'altro dobbiamo
sforzarci di combattere prima di tutto le ingerenze
interne al Consiglio Comunale, affrontare gli insulti,
superare la mancanza di rispetto per i ruoli ricoperti e
per i cittadini e poi, con quel che rimane, cercare di
risolvere i problemi della città con veri dialoghi
costruttivi basati su rispetto e Democrazia. Che fine
farà la politica nel nostro paese? |