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Nardò

PREVISTA L’INSTALLAZIONE DI 31 TORRI DA 125 METRI IN TERRITORIO NERETINO

Contro vento

Sono visibili fino a 40 km di distanza dalla costa: un bel modo di farsi notare!

 di Giuseppe Mellone

 

 

Eolico: un affare per pochi. Potrebbe essere riassunta così la situazione politico economica che vede protagonista la città di Nardò. La Italgest, società impegnata anche nel campo delle energie alternative, dopo aver colonizzato larghe zone del territorio pugliese, cerca di “conquistare” il Comune neretino. La Italgest, dicevamo, azienda potente e ben introdotta, guidata da Paride De Masi, sconosciuto cittadino di Casarano fino a pochi anni fa, e molto vicino a Nichi Vendola e Massimo D’Alema. L’elenco delle amicizie del signor De Masi è lungo. E’ grande amico di Luigi Proto, neopresidente del Nardò Calcio. L’operazione, che portò all’acquisizione della compagine neretina, avvenne in piena campagna elettorale con la benedizione del Sindaco Antonio Vaglio. Il dott. De Masi controlla inoltre la società del Casarano Calcio, appare pertanto evidente il conflitto d’interessi considerato che uno stesso soggetto non può controllare più società che militino nella stessa categoria. La passione per lo sport è un’altra delle peculiarità del Signore De Masi, proprietario anche della squadra locale di pallamano. E le sue passioni non finiscono qui… è molto influente nell’ambito di qualche associazione ambientalista, dei giornali e delle tv. Mesi fa, durante una manifestazione organizzata dal circolo cittadino di Rifondazione, il signor De Masi ricevette una dura contestazione ad opera dei ragazzi di Azione Giovani, contestazione che non fu riportata, “casualmente”, da giornali e tv.
Ma torniamo all’eolico. Si tratta di un progetto che prevede l’installazione sul territorio neretino di 31 torri da 125 metri, visibili fino a 40 km di distanza dalla costa. Un bel modo per farsi notare, non c’è che dire… Dopo trent’anni di politiche per il turismo, assistiamo, non inermi, alla svendita della Terra dei padri. A ventiquattro anni dalla morte di Renata Fonte, nulla sembra essere cambiato. Alcuni di voi, forse, non ricorderanno l’esponente del P.R.I., che si oppose alla lottizzazione di ampi territori di Porto Selvaggio, ricevendo in cambio la morte. Ieri come oggi, tutti o quasi sono favorevoli alla svendita di Nardò per un piatto di lenticchie. In realtà, dei trecentomila euro di royalty, previste in favore del comune di Nardò, non vi è più traccia. Un provvedimento, contenuto nella finanziaria, ha cancellato le royalty in favore dei Comuni. Un provvedimento lobbystico? Trentuno pale che frutteranno alla Italgest la bellezza di 17.000.000 di euro. La maggioranza di Palazzo Personè, dopo aver bocciato l’eolico, lo scorso 7 aprile, sembra aver cambiato idea, convinta, forse, dalle eccezionali capacità oratorie del dott. De Masi. Anche l’opposizione è allineata per il “bene della città”. Nei mesi scorsi, inoltre, fioccavano a Nardò s.r.l., con capitale sociale minimo di 10.000 euro, capitale di origine neretino-olandese, per la gestione dell’affare eolico. Società di proprietà dei “soliti noti”, prontamente rivendute al deus ex machina di Casarano. Ed infine bisogna ricordare che ai proprietari dei terreni dove verranno impiantate le torri sono già state garantite ingenti somme di denaro per l’affitto dei terreni interessati… E nessuno, alla scadenza del periodo di installazione, garantisce lo smantellamento di questi mostri. Pertanto, in futuro, tale smantellamento, potrebbe risultare a carico dell’Amministrazione… Forse, però, il vero motivo che spinge i nostri amministratori ad approvare l’eolico è un incremento “notevole” del tasso d’occupazione… L’eolico garantirà, infatti, 2 posti di lavoro… Non bisogna, però, sottovalutare il problema energetico e le sue possibili soluzioni. Noi di Azione Giovani, non contestiamo l’eolico in quanto tale, ma lo riteniamo inadatto alle caratteristiche del territorio neretino. Suggeriamo alla Italgest di optare per il fotovoltaico o per il solare, anche se capiamo che i finanziamenti europei non sono così succulenti… Ieri come oggi, alcuni “pazzi” si oppongono allo stato delle cose. Ieri, quando Pinuccio Caputo in Consiglio comunale teneva una maratona oratoria di 16 ore, per ritardare l’approvazione dei provvedimenti riguardanti Porto Selvaggio. Oggi, i ragazzi di Azione Giovani e le numerose e battagliere associazioni ambientaliste, con in testa Fare Verde, protagonista di mille battaglie. La capacità critica della maggior parte dei neretini, di contro, sembra essersi attenuata. Neretini obnubilati da tv, giornali e passioni sportive varie… Noi non ci arrendiamo signor De Masi. Noi non svendiamo la nostra Identità e la nostra Terra.